LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Salvatore Pizzo
|
||||||||
Stinto il verde degli unicorni alati ben s'addice alla luce stenta in basso. Essa fioca s'allenta nel tramonto giocando a che s'allunghino avventate
criniere di finti destrieri in corsa: c'è una giostra che rigira nei tuoi occhi anche i cigni ci girano insistenti li vedi a tratti ombre, a tratti candore.
E cerco di ricordare una frase un verso che mi pressava ieri sera: espansosi a macchia d'olio nel sonno, s'estinse rumore al primo chiarore.
Un verso che ti faceva sì grande come quel palazzo di nubi pazze che spande guglie sontuose e antenne ardite, maestose di trame e ordito.
Un verso musicalmente celeste costruito così ampio da ritrarti con sfondo color glicine orizzonte che ti effondi nota elevata a prece. |
|